VIAREGGIO. “Apprendiamo con stupore che alla Confesercenti bisogna andare a ‘chiedere’ un incontro: se non sei tu a farlo, loro non ci pensano proprio a contattarti. Organizzano un incontro pubblico con i candidati a sindaco ma ne invitano solo alcuni senza dare agli altri la possibilità di parteciparvi”. A scrivere sono Filippo Antonini e Giulio Zanni, candidati sindaco rispettivamente di Viareggio Bene Comune (lista civica Repubblica Viareggina e Sel) e Movimento 5 Stelle.

“Liberi casomai anche di rifiutare l’invito, appena venuti a conoscenza della cosa, per i motivi più vari, come abbiamo visto accadere già in altri incontri pubblici, ma perlomeno informati di ciò che un’organizzazione come Confesercenti Versilia, intende discutere con i futuri sindaco e consiglieri. Ecco, avremmo voluto trovarci in questa condizione, piuttosto che in quella di ‘esclusi’ a priori per volontà della stessa organizzazione, ritenuti evidentemente inadatti al salotto buono che si è riunito ieri sera nella Sala di Rappresentanza in Municipio.

Filippo Antonini“Ai candidati prescelti dall’autoproclamata élite, ai ‘soli da eleggere’, Confesercenti ha voluto presentare il documento Agenda Viareggio 2015-2020, libro bianco su tutte le problematiche della città. Non volendo ascoltare le voci fuori dal coro, se le sono cantate e suonate fra di loro, fra esponenti e partiti che hanno portato Viareggio al dissesto.

“Ma dov’erano i vertici di questa associazione mentre si consumava il declino della città? Non erano forse a correre appresso ai soliti amministratori e ai soliti partiti, in una trama di relazioni e di scambi, risultata poi fallimentare dato che neppure un progetto, dei tanti, è riuscito a decollare né per il turismo, né per il commercio, per non parlare di tutto il resto? E quale sarebbe il nuovo spirito imprenditoriale espresso da questa organizzazione, che appare invece avversa alle novità, ripiegata su schemi ormai trapassati?”.

giulio zanni.jpg“Conosciamo il legame che c’è fra Confesercenti e la partitocrazia in generale”, commenta Antonini. “Noi invece crediamo che, nell’interesse di tutti, oggi ci sia bisogno di spazzare via i metodi fallimentari con i quali è stata governata questa città. Fedeli a quanto andiamo dicendo nella nostra campagna elettorale sulla partecipazione come chiave di volta per il cambiamento, avremmo voluto ascoltare la voce dei commercianti e poi dire anche a loro: apriamo il dibattito sul futuro del commercio e apriamo la nostra città alle iniziative nuove, dei giovani, al di là di una mera logica di mercificazione e puntiamo sull’economia locale, solidale e sostenibile, nel commercio come nel turismo”.

“E’ paradossale l’esclusione del nostro portavoce candidato sindaco Giulio Zanni”, afferma il Movimento 5 Stelle di Viareggio. “Per 35 anni ha avuto un’attività commerciale in Passeggiata e addirittura è stato iscritto a Confesercenti per diverso tempo: avrebbe potuto intervenire con cognizione di causa su molte tematiche. Tutto ciò la dice lunga sulla qualità dei vertici di questa associazione di categoria, che nulla ha fatto per tutelare il commercio cittadino e continua a lanciare appelli alle solite forze politiche senza capire che è un dialogo nel vuoto”.

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